La misura della frequenza fondamentale di risonanza di una struttura risulta indispensabile per gli studi di vulnerabilità sismica, ricostruzione del modello dinamico strutturale, valutazioni dei danni post-sismici.
La tecnica è totalmente non invasiva, molto rapida, si può applicare ovunque e non necessita di nessun tipo di perforazione, né di stendimenti di cavi, né di energizzazione esterne diverse dal rumore ambientale che in natura esiste ovunque.
Per l’acquisizione dei dati si utilizza un tromometro digitale della ditta MoHo Srl modello “Tromino – ENGY PLUS”.
Lo studio della risonanza suolo-edificio costituisce una delle più importanti indagini per la prevenzione sismica.
È necessario porre estrema attenzione ai fenomeni di doppia risonanza suolo-edificio, cioè alla coincidenza tra le frequenze fondamentali del segnale sismico così come trasmesso in superficie e quelle proprie dei manufatti sopra edificati, in quanto causa della massima spinta sismica sulle strutture.
Le indagini sismiche eseguite negli edifici esistenti permettono di stimare le frequenze naturali della struttura nei vari modi flessionali, le deformate modali corrispondenti sia in senso verticale che torsionale ed i valori di smorzamento associati.
Misurare la frequenza di un edificio esistente tramite misure sperimentali consente di confermare l’attendibilità del modello dinamico della struttura delle quale, molte volte, non si conoscono tutte le condizioni strutturali.
Infine, eseguire misure frequenziali consente di valutare danni indotti da terremoti ripetendo la misura dopo l’evento sismico.