- Luglio 19, 2020
- Di Gaia Marsiaj
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Il Teatro romano di Verona è il più antico teatro della città, risale al I secolo a.C. ed è stato recuperato nella seconda metà dell’ottocento. E’ un teatro all’aperto presso il colle San Pietro, sulla riva sinistra dell’Adige dentro il perimetro delle mura romane di Verona nella parte settentrionale della città antica dove ogni estate si svolge un importante festival dedicato al teatro shakesperiano, figlio dell’immortale amore di Giulietta e Romeo.
In particolare, all’interno del teatro sorge la Chiesa dei Santi Siro e Liberata che rappresenta l’oggetto delle nostre indagini di vulnerabilità sismica.
Ci è stato richiesto, infatti, di effettuare uno studio completo di Risposta Sismica Locale al fine di determinare lo spettro di risposta elastico da utilizzare in fase di progettazione.
Per giungere a questo obbiettivo abbiamo dovuto ricostruire l’assetto stratigrafico locale e determinare i parametri fisici che concorrono a determinare le variazioni del moto sismico di base, come la rigidità dei depositi, i contatti stratigrafici e le geometrie sepolte.
Per questo sono state condotte prospezioni sismiche con tecnica passiva Re.Mi., registrazioni di rumore sismico ambientale a stazione singola con elaborazione H.V.S.R. per individuare le frequenze di risonanza del terreno e per ricostruire puntualmente l’assetto sismo-stratigrafico locale fino all’ultimo riflettore in grado di generare amplificazione; stendimenti geo-elettrici 2D, per misurare la resistività dei terreni oggetto di indagine e ricostruirne, quindi, i contatti e le geometrie stratigrafiche, approfonditi rilievi Georadar per individuare eventuali anomalie sub-superficiali imputabili alla presenza di disomogeneità del sottosuolo.
Fra tutte le indagini condotte, quelle Georadar ci hanno riservato le maggiori sorprese. Nello specifico, si sono riscontrate alcune cavità nel sottosuolo che, per forma e dimensione, sono state associate a stanze sotterrane e cunicoli di collegamento. Inoltre, è stato accertato che le attuali fondazioni della chiesa poggiano sui vecchi muri del Teatro Romano, che ne determinano la caratteristica sagoma perimetrale.
Tutte queste informazioni sono state utilizzate per creare un modello del sottosuolo quanto più realistico possibile sul quale sono state condotte, successivamente, le modellazioni dinamiche di Risposta Sismica Locale.
A seguire riportiamo alcune immagini delle sezioni georadar più rappresentative nelle quali si sono individuate le cavità nascoste.