- Giugno 22, 2017
- Di Gaia Marsiaj
- News
In questo articolo abbiamo deciso di parlare un po’ di noi e vi racconteremo come si svolge una nostra giornata tipo. La chiameremo “una giornata da geologo” e riassumeremo le varie parti del racconto con degli aggettivi che per noi rappresentano le capacità necessarie ad intraprendere tale professione (vedi mai che possano essere d’aiuto a qualche giovane aspirante).
VERSATILITA’
La tipica giornata del geologo comincia la mattina presto, indipendentemente dalla stagione, e la prima azione è quella di consultare le condizioni metereologiche. Questo rituale propiziatorio può avvenire in modi diversi e ha subito molte variazioni nel corso degli anni. I professionisti con molta esperienza sanno riconoscere la forma delle nuvole e valutando i colori del cielo riescono a formulare teorie metereologiche quasi sempre fondate. I più giovani e inesperti si fanno supportare dalla tecnologia e si affidano ad applicazioni di ultima generazione per capire come impostare la propria giornata (e, talvolta, tentando di prevedere le successive).
Le giornate quindi non sono tutte uguali e nemmeno programmabili più di tanto, ogni giorno è caratterizzato da sorprese, novità e imprevisti da risolvere. Può succedere che si sia pianificato un cantiere accordando tra loro (dopo molti giorni di telefonate) il committente, l’ingegnere, l’assistente, il sondatore, l’assistente del sondatore e improvvisamente salti tutto a causa di una tromba d’aria o di un imprevisto (che raramente è del geologo stesso) e si ricomincia da capo riprogrammando tutto nei giorni successivi.
CAPACITA’ DI PROBLEM SOLVING
Premesso che sia bel tempo (e nessun imprevisto abbia stravolto i piani prefissati) il geologo si reca in cantiere e gli scenari possono essere i più disparati: in rari casi può accadere che il sito non sia accessibile ma questo problema viene solitamente anticipato da mirati sopralluoghi. Può accadere che il sondatore abbia dei problemi tecnici (mancanza di materiale, danneggiamenti meccanici o altro) a cui si debba prontamente provvedere correndo dal primo ferramenta o dal meccanico più vicino.
Può accadere, inoltre, che ci sia un’urgenza o la necessità di provvedere ad una richiesta di aiuto per cui bisogna rivedere e reindirizzare le risorse che si hanno a disposizione e riorganizzare l’aspetto logistico della nuova realtà dei fatti.
Le troppe variabili presenti nella vita di un geologo di cantiere impediscono allo stesso di programmare il resto della giornata che si svilupperà di conseguenza e potrà essere solo ipotizzato.
SPIRITO DI ADATTAMENTO
Al di là degli imprevisti il geologo di cantiere deve essere preparato ad affrontare le situazioni e i contesti più disparati: può capitare di eseguire delle misure geofisiche in alta quota con pendenze da capogiro e un freddo polare oppure di trovarsi in prossimità di un cavalcavia a metà luglio con temperature che sfiorano i 40°. Può succedere di trovarsi a 76mt di altezza sulla sommità di un campanile (magari alle 12 in punto) o all’interno di pertugi sconosciuti o in grotte silenziose. Ci si può trovare in paesi sperduti e isolati o in centri urbani super affollati. A fare rilievi in montagne suggestive o a passeggiare lungo lago…
Ogni volta è una sorpresa, ogni giorno una nuova scoperta….
CURIOSITA’
Ma anche se le giornate in ufficio hanno la sicurezza di stressarsi al telefono o davanti al pc stimando più facilmente l’orario di ritorno a casa nulla è equivalente al fascino di scoprire posti nuovi e di voler spingersi ogni giorno oltre…